La terapia antipertensiva può ridurre il rischio di malattia di Alzheimer nei pazienti con allele APOE-epsilon 4 ed alti valori di pressione sistolica
Ricercatori del Karolinska Institutet e del Stockholm Gerontology Research Center a Stoccolma in Svezia, hanno verificato l’ipotesi di un’interazione tra l’allele APOE-epsilon4 ed i valori pressori nello sviluppo della malattia di Alzheimer.
Lo studio ha riguardato 966 persone di età superiore a 75 anni.
Nel corso del follow-up ( periodo osservazionale ) di 6 anni, la malattia di Alzheimer è stata diagnosticata in 204 persone.
La presenza dell’allele APOE-epsilon4, alti valori di pressione sistolica ( maggiore o uguale a 140 mmHg ) e bassi valori di pressione diastolica ( inferiore a 70 mmHg ) sono stati associati ad un aumento del rischio di malattia di Alzheimer.
L’allele APOE-epsilon4 associato ad una bassa pressione diastolica ha aumentato in modo marcato il rischio di malattia di Alzheimer indipendentemente dal farmaco antipertensivo impiegato.
La terapia antipertensiva ha ridotto in modo significativo il rischio di malattia di Alzheimer senza riguardo all’allele APOE-epsilon4 ed ha contrastato l’effetto combinato dell’allele APOE-epsilon4 e dell’alta pressione sistolica.
Secondo gli Autori nelle persone anziane che presentano una suscettibilità genetica alla malattia di Alzheimer , alti valori di pressione sistolica o bassi valori di pressione diastolica.possono aumentare il rischio di insorgenza della malattia. ( Xagena 2003 )
Qiu C et al, Neurology 2003 ; 61:655-660
Indietro
Altri articoli
Calcificazione della arteria coronarica per guidare un approccio personalizzato basato sul rischio per l'inizio e l'intensificazione della terapia antipertensiva
L'utilizzo del rischio di malattie cardiovascolari aterosclerotiche ( ASCVD ) per personalizzare gli obiettivi del trattamento per la pressione arteriosa...
Controllo della ipertensione e terapia antipertensiva nei pazienti con malattia renale cronica
L'ipertensione è un fattore di rischio importante nella progressione della malattia renale cronica. Anche se l'ipertensione è più diffusa e...
Effetti della terapia antipertensiva combinata con Losartan e Idroclorotiazide sul metabolismo del acido urico
Lo studio JOINT ( Jikei Optimal Anthihypertensive Treatment ) ha originariamente valutato l'effetto di una formulazione con dose fissa di...
Terapia antipertensiva: Idroclorotiazide a dosaggi standard meno efficace rispetto ad altri farmaci
Una meta-analisi ha mostrato che il diuretico Idroclorotiazide produce un effetto sulla pressione sanguigna inferiore rispetto ad altre classi di...
Nessun beneficio dalla terapia antipertensiva aggressiva nei pazienti con diabete mellito di tipo 2 e ad alto rischio cardiovascolare
Non c’è nessuna evidenza da studi randomizzati a supporto della strategia di riduzione della pressione sistolica al di sotto di...
Richio di iperkaliemia nei pazienti non-diabetici con malattia renale cronica in terapia antipertensiva
L'incidenza e i fattori associati all’iperkaliemia in pazienti con malattia renale cronica trattati con inibitori dell'enzima che converte l'angiotensina (...
I più bassi valori di emoglobina durante terapia antipertensiva sono associati a più alta incidenza di mortalità generale e di eventi cardiovascolari
L’importanza prognostica dell’emoglobina nei pazienti con ipertensione e ipertrofia ventricolare sinistra è controversa.I Ricercatori dello studio LIFE ( Losartan Intervention...
Studio HOT: la terapia antipertensiva con Ace inibitore e calcioantagonista da preferire nei pazienti trattati contemporaneamente con Sibutramina
Le attuali lineeguida nel trattamento dell'ipertensione non forniscono specifiche raccomandazioni per i pazienti obesi con ipertensione.Ricercatori del Charité-Universitatsmedizin a Berlino...
La regressione dell’ipertrofia ventricolare sinistra durante terapia antipertensiva riduce la probabilità di eventi cardiovascolari maggiori
L’ipertrofia ventricolare sinistra evidenziata mediante ECG rappresenta un predittore significativo di morbidità e di mortalità cardiovascolare.I Ricercatori dello studio LIFE...